“I chapati sono l’equivalente del pane in India. Si tratta di una preparazione simile alla piadina romagnola; ci sono diverse versioni che acquistano nomi come puri, bathura, paratha. I chapati sono senza grassi e senza lievito, di veloce preparazione e deliziosi se consumati appena fatti. Tradizionalmente in India le donne preparano i chapati mentre il resto della famiglia mangia, in modo da servirli caldi; l’alternativa è avvolgerli in un panno per mantenerne la fraschezza e cuocerli appena prima del pasto.”
Caratteristiche
Difficoltà: bassa
Preparazione: 30′
Cottura: 30′
Ingredienti (per 5 chapati)
- 350 g di farina semi-integrale
- 210 ml di acqua tiepida
- meno di 1/2 cucchiaino di sale marino integrale fino (2-3 g)
Preparazione dei chapati
In una ciotola miscelare la farina con l’acqua e il sale e impastare bene. Coprire con un panno e lasciare riposare per mezz’ora. Dividere l’impasto in 5 palline. Per formare i chapati pronti da cuocere appiattire tra le mani una pallina, appoggiarla sul piano di lavoro infarinato e agire con un mattarello cambiando direzione ad ogni passata; in questo modo risulterà una forma tonda del diametro di circa 18 cm. Cospargere di farina e mettere da parte mentre si procede con gli altri.
Mentre si stendono i chapati mettere a riscaldare una piastra di ghisa o una padella d’acciaio a fondo termico senza grassi. Quando la piastra è bel calda stendervi un chapati, lasciarlo per 30 s. il tempo necessario a imbiancare, quindi rigirarlo e lasciarlo cuocere avendo cura di regolare la fiamma in modo che non bruci troppo in fretta.
Quando questo lato ha acquistato un bel colore bruno, con qualche inevitabile macchia di bruciato, girarlo nuovamente lasciandolo cuocere anche da questo lato. Se la piastra è calda al punto giusto, il chapati si dovrebbe gonfiare; esercitare pressione con una forchetta faciliterà il distacco delle due superfici.
Questa ricetta è tratta dal libro (La cucina vegetariana e vegana)